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Palazzo San Gervasio, un’opera dell’artista Abbamonte per ricordare l’amato parroco Don Nicola Scioia

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Un’opera d’arte per ricordare Don Nicola Scioia, parroco della Chiesa di San Nicola a Palazzo San Gervasio, scomparso prematuramente nel 2022, a soli 54 anni. La comunità locale ha deciso di celebrarlo con un dipinto su lastra di pietra, realizzato in loco da Renato Abbamonte, artista lucano – di Lavello – molto apprezzato nell’ambiente e particolarmente conosciuto per i suoi lavori di qualità. “Don Nicola – ricordano i parrocchiani – era innamorato di Dio e della comunità parrocchiale. Cercare l’altro era una caratteristica del suo carattere. Credeva molto nella relazione con le persone e il dialogo per lui era un‘occasione per conoscersi, confrontarsi, dirsi le cose così, in modo schietto ma garbato. Trasmetteva serenità e gioia. Quando entravi in sacrestia non lo trovavi mai arrabbiato o di cattivo umore. Era sempre sorridente e lieto. Mai irruente. Aveva quella gioia che possiedono coloro che ripongono le loro azioni e le loro giornate nelle mani di Dio”.

Don Nicola aveva anche uno spiccato senso dell’arte. D’altronde, l’indirizzo scelto e gli studi compiuti in gioventù lo avevano portato ad essere un disegnatore d’arredamento prima di entrare in seminario. “Sin dal giorno della sua morte – raccontano i fedeli – ci siamo chiesti come ricordarlo, come ricordarlo in modo tale da sentirlo ancora presente tra noi. Spontaneamente è nata un’idea, che ha preso pian piano corpo e forma.  E spontaneamente, la gente ha iniziato a lasciare offerte perché si realizzasse qualcosa”.

Ma cosa realizzare? Alcuni proponevano un murales, altri una grande foto, altri ancora pitture giganti, come quelle che si trovano a Satriano di Lucania o a Sant’Angelo Le Fratte e che colorano interi edifici. Ma quale muro dipingere? Serviva un’idea … e quell’idea un giorno è arrivata, guardando una statua di pietra di San Gervasio, nel giardino davanti alla Chiesa di San Nicola, in piazzetta don Francesco Scuotri, dove il parroco amava intrattenersi per guardare il tramonto.

“Abbiamo deciso, quindi – proseguono i parrocchiani – di realizzare una stele di pietra, alta quasi quanto Don Nicola, da posizionare proprio in quel giardino”.  Per realizzare l’opera, il comitato ha deciso quindi di rivolgersi all’artista lavellese. “Quando sono stato contattato – racconta Abbamonte a NoiBasilicata – ero scettico sul successo del dipinto, poiché mancavano immagini chiare di don Nicola, tuttavia, nel momento in cui il pennello ha toccato la pietra io stesso sono divenuto un semplice strumento che ha fatto sì che l’opera si compisse da sola”.

L’artista Renato Abbamonte

Quell’opera, alla fine, ha preso forma e vita … ed è stata collocata proprio in quel giardino che Don Nicola prediligeva. Ieri, l’inaugurazione ufficiale, con tutta la comunità che tanto amava quel sacerdote dalla grande umanità e che troppo presto, purtroppo, ha lasciato la vita terrena.

Redaz. SFR