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Si è tenuto oggi un incontro per un esame congiunto relativo alla fusione per incorporazione tra Smartpaper e Smart Test, che interesserà oltre 800 dipendenti dislocati sul territorio nazionale, di cui 138 unità a Castelfranco Veneto e 709 unità negli stabilimenti lucani di Tito Scalo e Sant’Angelo Le Fratte. Lo annunciano in un comunicato congiunto i sindacati Fim, Fismic e Uilm, che parlano di “una fusione espansiva, che consentirà, anche alla luce dei repentini e importanti cambiamenti nel mercato dell’energia, di sondare nuove opportunità, ma che soprattutto consentirà la possibilità di aprirsi significativamente a nuove quote di mercato e nuovi clienti”. “Il 2024 sarà un anno, nel settore energetico, di cambiamenti epocali, visto l’imminente passaggio dal mercato vincolato al mercato libero, con tutti i riflessi che sicuramente interesseranno anche la Smart. Con la fusione si concretizza dunque, un’unica entità societaria, che dovrà essere in grado, ce lo auguriamo, di rispondere al meglio ai nuovi scenari sempre più competitivi e globali, che garantiscano il mantenimento di tutti i livelli occupazionali. In tal senso il nuovo anno si aprirà con l’incontro del 4 gennaio, alla presenza dell’ad Borrelli, che dovrà delineare alle organizzazioni sindacali, alle RSU e dunque ai lavoratori, non solo i nuovi ambiti societari, ma anche il prossimo futuro industriale secondo la visione e dunque l’impronta della multinazionale capogruppo Indra, che ormai già da tempo ha acquisito il gruppo Smart. Questa fusione non determinerà nessun cambiamento per i lavoratori, che conserveranno tutti i diritti acquisiti sia dal punto di vista normativo che economico . Contestualmente, però, così come da noi richiesto verranno calendarizzati tavoli specifici per l’armonizzazione delle qualifiche dei lavoratori e delle lavoratrici di Smart Test, e più in generale si dovrà lavorare al fine di valorizzare tutte le competenze già insite all’interno della Smart. In tal senso la commissione circa l’inquadramento professionale, già costituita nel corso dell’anno 2023, ne siamo certi, consentirà di accrescere anche in termini economici il valore assoluto della Smart: le persone. Si apriranno dunque nuovi scenari non solo dal punto di vista industriale ma anche di crescita professionale che come Fim, Fismic e Uilm attenzioneremo affinché si traducano in valore assoluto per le lavoratrici e i lavoratori, che da oggi realmente non solo continueranno a lavorare gomito a gomito ma finalmente faranno parte di una unica e solida società: SmartP@per”.