Domenica 7 gennaio 2024 alle ore 20, nell’Auditorium San Domenico a Venosa, il celebre ensemble vocale di musica antica Concerto Italiano, diretto da Rinaldo Alessandrini, presenterà un itinerario musicale attraverso rari madrigali di Carlo Gesualdo da Venosa e di compositori napoletani del suo tempo oggi quasi del tutto sconosciuti.
Il progetto “Stravagante pensiero. Gesualdo e Napoli” proporrà l’ascolto di ben 24 brani di Gesualdo e autori napoletani a lui contemporanei, che ne condividono le sorprendenti arditezze sonore. L’ingresso è gratuito. La direzione artistica è di Rinaldo Alessandrini, uno dei più apprezzati direttori di musica antica europei, con la consulenza musicologica di Dinko Fabris, che ha formato un comitato scientifico presso l’Università degli Studi della Basilicata composto da Cristina Acucella e Vania Cauzillo.
Il concerto fa seguito al convegno internazionale, tenutosi nei giorni 11 e 12 dicembre 2023 a Matera, dal titolo “Carlo Gesualdo e i musicisti meridionali del suo tempo”, promosso dall’Università degli Studi della Basilicata col concorso di numerose istituzioni e nato dalla felice convergenza tra le ricerche avviate da una équipe dell’Università della Basilicata con finanziamento PNRR (progetto “Tech4You”: Technologies for climate change adaptation and quality of life improvement) e un progetto speciale sullo stesso tema approvato dal Ministero della Cultura e coordinato da Romagna Musica per l’ensemble Concerto Italiano diretto da Rinaldo Alessandrini, che prevedeva la produzione di concerti e la registrazione in cd di brani quasi tutti inediti, di sorprendente livello qualitativo. Questa ricerca artistica, con il supporto della musicologia internazionale, intende far conoscere l’ambiente musicale in cui il “principe dei musici” Carlo Gesualdo da Venosa operò e si impose fino a divenire uno dei massimi compositori europei del suo tempo.
Il gruppo Concerto Italiano è nato nel 1984. La sua storia si sovrappone a quella della rinascita della musica antica in Italia. Monteverdi, Bach e Vivaldi sono stati i perni principali sopra i quali in questi quarant’anni il gruppo ha saputo rinnovare il linguaggio della musica antica, rivelandone aspetti estetici e retorici completamente inediti. A distanza di tutti questi anni le incisioni discografiche di Concerto Italiano sono ancora considerate versioni di riferimento da critica e pubblico, a testimonianza del definitivo significato che il gruppo ha saputo dare al suo impegno e alle sue realizzazioni.
Il concerto, dopo Venosa, sarà replicato a Napoli, presso il centro Domus Ars (Chiesa di San Francesco delle Monache), lunedì 8 gennaio alle 20.45.
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