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“Sostenere l’economia lucana non vuol dire distribuire mancette ma creare le condizioni per lo sviluppo. Per questo guardiamo con preoccupazione alla decisione del Gruppo bancario BPER di sopprimere anche gli ultimi presidi di Area territoriale in Basilicata, annettendo la provincia di Potenza alla Campania e quella di Matera alla Puglia, secondo una deprecabile metodica già posta in essere da altri gruppi bancari”.
Lo dichiara, in una nota, Lindo Monaco, coordinatore politico di Basilicata Casa Comune. Per Monaco “si tratta di un altro passaggio del processo di desertificazione bancaria in atto, forse più insidioso rispetto alla mancanza di sportelli, perché a sparire sono quei centri decisionali coi quali il dialogo è necessario per il sistema produttivo.
Una decisione dolorosa anche perché la banca in questione deve le sue fortune anche all’intenso lavoro svolto negli anni passati dalla Banca popolare del Materano (espressione storica del credito prima in provincia di Matera, poi in tutta la Basilicata) che vantava un eccezionale radicamento sul territorio e che anche dopo l’ingresso nel gruppo continuò un vivace percorso di crescita, grazie soprattutto alla professionalità delle risorse umane lucane.
Ma se contestiamo come miopi le logiche del profitto di una realtà privata capace solo di analizzare numeri senza una visione d’insieme, non possiamo non stigmatizzare come il processo di desertificazione bancaria in atto stia avvenendo senza che nessuna misura concreta per frenarlo sia stata messa in atto. La Regione deve essere in grado di mettere in campo una forte iniziativa politica, che coinvolga parti sociali e consumatori in una battaglia corale per far tornare il gruppo bancario sui propri passi tracciando una linea netta che valga per tutte le realtà del credito. La solidarietà – conclude Monaco – a sindacati e lavoratori in lotta è ovvia e doverosa, ma da sola non può bastare”.