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Al tavolo del Centrosinistra posizioni coincidenti tra M5s e Azione, col supporto del Psi di Valvano
Dal tavolo del centrosinistra lucano in corso questa mattina per affrontare la vicenda delle regionali emerge una prima notizia che, a ben guardare, non è proprio una novità: il Movimento 5 stelle del sen Arnaldo Lomuti e Azione di Marcello Pittella si sono presentati con la stessa posizione: per individuare il candidato presidente bisogna utilizzare il metodo Sardegna e non le primarie.
Dicevamo, però, che non si tratta di un inedito: c’è infatti da tempo una corrispondenza di amorosi sensi tra il coordinatore pentastellato, Arnaldo Lomuti, e quella che un tempo era la “bestia nera del movimento” quel Marcello Pittella per il quale il Movimento aveva creato anche il neologismo “Pittelexit”.
Da mesi, ormai, le azioni di Lomuti si muovono in assonanza con la linea (veti e livori inclusi) dell’ex gladiatore. Una rivalutazione forse concliliata dal fatto che Marcello, alle scorse politiche, pur di indebolire il Pd ed evitare che nel fronte unito Iv-Azione a cui apparteneva al Senato potesse risultare eletto Mario Polese, con qualcuno aveva osservato che sarebbe stato meglio votare il candidato M5s Lomuti. Giudizi lusinghieri che solo lui sa se hanno prodotto altro.
E gli amorosi sensi sono biunivoci al punto che Pittella oggi ricambia la fiducia con Azione che apertamente chiede che la guida del tavolo del centrosinistra sia affidata ai pentastellati, sentendosi, evidentemente garantito dal senatore a 5 stelle. E arrivando al tavolo con una proposta coincidente che segue la linea dell’ex gladiatore.
Insomma, se l’intento dei grillini era quello di aprire le istituzioni come una scatoletta di tonno, Lomuti nella sua sembra aver trovato Pittella.