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Con l’appuntamento di venerdì sera a Policoro è iniziato il giro di incontri sul territorio di Basilicata Casa Comune, la formazione civica che si è messa al lavoro in vista delle prossime elezioni regionali. Nella sala del centro giovanile Don Minozzi sono stati in tanti – si legge in una nota – a volersi confrontare per offrire un contributo di passione e impegno civile alla propria terra. Erano anni che la politica non accostava mondi così diversi tra loro: generi e generazioni in ascolto reciproco, associazioni di categoria a confronto per ristabilire le priorità di una regione che desidera risvegliare tutte le sue energie e forze. Elementi che testimoniano un risveglio nella partecipazione a lavori fortemente intellettuali che vedono il coinvolgimento di tutte le fasce di età e di cultura. La nostra gente ama la Basilicata, i giovani hanno detto con chiarezza che vanno via solo se siamo noi a mandarli, non costruendo le condizioni per restare”; loro hanno tutto l’interesse di prendersi cura di quanto hanno ricevuto in dono dai loro padri: la terra con tutte le sue ricchezze e proposte: acqua, terra, petrolio, turismo”.
Nel corso dell’incontro si è parlato del lavoro racchiuso nei “Cantieri” di analisi e programma con cui Basilicata Casa Comune ha iniziato il proprio lavoro. Un lavoro, che ha ricevuto l’apprezzamento del candidato alla presidenza della Regione Angelo Chiorazzo intervenuto all’appuntamento. “I Cantieri – ha detto – sono stati un primo momento di confronto riattivando un laboratorio di pensiero come non si vedeva da tempo. Ora il lavoro prosegue sul territorio, dando dignità a tutte le realtà che, spesso, nell’ultima legislatura regionale non hanno mai avuto la possibilità di parlare a chi aveva il compito di rappresentarli. In parallelo dovrà esserci un confronto tra tutte forze coinvolte in questa battaglia, nella consapevolezza che le diverse sensibilità, mediate da un confronto aperto e sereno, diventano un punto di forza. Per fare qualcosa per questa terra dobbiamo valorizzare ciò che ci unisce e, in questo, il confronto e l’ascolto sono passaggi imprescindibili”.