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Questa mattina abbiamo partecipato alla manifestazione degli agricoltori del Vulture Alto-Bradano, un’importante area agricola del sud Italia. Già alle 8 del mattino, erano presentioltre 100 trattori allineati e pronti a manifestare. Man mano sono giunti agricoltori da tutta l’area, posizionandosi in un corteo che ha visto la partecipazione di oltre 300 persone con i propri mezzi.
La manifestazione è stata supportata anche dai sindaci di diverse città della zona, tra cui Melfi, Lavello, Venosa, Barile, Banzi, Forenza e Montemilone. Inoltre, hanno preso parte all’evento anche Donatella Merra, già assessore alle infrastrutture, e i consiglieri regionali Gianni Leggieri e Gino Giorgetti.
Le ragioni che hanno spinto gli agricoltori ad organizzare questa protesta sono molteplici. Innanzitutto, i prezzi bassi dei prodotti sono dovuti alla concorrenza delle produzioni estere, il che sta mettendo in ginocchio i redditi dei coltivatori e degli allevatori. Secondo il manifesto del coordinamento nazionale, gli agricoltori chiedono che venga corrisposto il giusto valore dei loro prodotti e chiedono un’agricoltura italiana rispettata, capita e valorizzata.I contadini lamentano che la maggior parte dei frutti del loro lavoro è sottopagata, i ricavi sono nettamente inferiori ai costi di produzione e questa situazione perdura da decenni. Inoltre, gli agricoltori ribadiscono di essere “i custodi della natura” e non soggetti che inquinano l’ambiente.Tra le richieste fatte dai contadini “ribelli” vi è l’eliminazione dell’obbligo di non coltivare il 4% dei terreni e di ogni forma di contributo che disincentivi la coltivazione. Inoltre, chiedono regolamenti più stringenti per contrastare l’ingresso sul mercato di cibi sintetici e richiedono il mantenimento anche dopo il 2026 del sistema che tiene calmierati i costi del gasolio agricolo.
La manifestazione degli agricoltori del Vulture Alto-Bradano dimostra la frustrazione e il disagio che stanno vivendo i coltivatori di questa zona, ma rappresenta anche un grido di protesta che coinvolge l’intera agricoltura italiana. La speranza è che queste rivendicazioni vengano ascoltate e che si possano individuare soluzioni concrete per garantire una dignità economica e professionale a chi svolge un lavoro tanto importante per il nostro Paese.
La manifestazione di oggi prevede un corteo che partirà dal punto Nigro e attraverserà l’intera area industriale di San Nicola di Melfi, passando davanti ai cancelli dello stabilimento Stellantis. Domani mattina, invece, il corteo proseguirà lungo la strada che va da San Nicola di Melfi fino ad arrivare alla città di Melfi.