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Il 13 febbraio rappresenta una data importante per la Protezione civile, perché si avvia l’operatività del sistema di allarme pubblico It-Alert per alcuni rischi tra quelli previsti dalla norma. In base all’esito dei test condotti in tutta Italia e a fronte delle valutazioni tecniche congiunte tra il Dipartimento guidato dall’ingegner Fabrizio Curcio, le componenti istituzionali del tavolo nazionale e le Regioni si è convenuto di prorogare di un anno il periodo di sperimentazione relativamente al rischio di ‘maremoto generato da un sisma’, al rischio di ‘precipitazioni intense’ e al rischio vulcano per Stromboli.
Lo rende noto, attraverso l’Ufficio stampa della giunta lucana, il dirigente regionale della Protezione civile, Giovanni Di Bello, il quale comunica che “in una riunione che si è svolta lo scorso 9 febbraio nella sede della Protezione civile lucana, a cui hanno preso parte i rappresentanti della Prefettura di Potenza, del comando regionale dei Vigili del fuoco, dei Comuni di Viggiano e Grumento Nova, oltre ai referenti del Cova, si è proceduto alla valutazione finale dell’esercitazione che il 25 gennaio ha simulato un incidente rilevante nello stabilimento Cova Eni”. “L’incontro – prosegue Di Bello – ha rappresentato un’utile occasione in cui sono state individuate le azioni correttive e integrative da apportare alle procedure dei piani di emergenza esterna degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante e, più in generale, alla pianificazione di emergenza e alla pianificazione di protezione civile di livello territoriale”. La sperimentazione del sistema It-Alert proseguirà nel corso del 2024 e l’Ufficio per la protezione civile avvierà subito una campagna informativa dei contenuti relativi alle indicazioni operative, approvate in via definitiva, indirizzata a tutte le componenti del sistema di protezione civile e alle strutture operative lucane”.