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Proteste Infuocate ad Alta Tensione: Agricoltori, idranti e roghi a Bruxelles

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Nella capitale europea Bruxelles, una fitta coltre di tensione ha avvolto la città mentre centinaia di agricoltori provenienti da diverse nazioni, tra cui l’Italia rappresentata da Coldiretti con 3.000 agricoltori, si sono radunati per esprimere il loro malcontento. La scena si è trasformata in un tumulto di proteste, con trattori, idranti e roghi che hanno dato vita a una manifestazione senza precedenti davanti alla sede del Consiglio dell’Unione Europea.

La protesta, iniziata con il Consiglio europeo dei ministri dell’Agricoltura, ha visto circa 900 trattori bloccare le strade principali di Bruxelles, creando un corteo imponente che ha attirato l’attenzione delle autorità e dei cittadini. Le azioni dei manifestanti sono culminate con atti di violenza contro la sede del Consiglio Ue, con lancio di uova contro l’edificio Lex, che ospita il servizio di traduzione del segretariato generale del Consiglio.

Colonne di fumo nero e aria irrespirabile si sono alzate dai copertoni e dai cassonetti dati alle fiamme, mentre gli agricoltori, sotto il suono di clacson e petardi, hanno manifestato il loro sdegno. La polizia belga ha cercato di contenere gli incendi con gli idranti, mentre alcuni trattori hanno tentato di forzare i blocchi delle forze dell’ordine.

La richiesta principale degli agricoltori è chiara: un reddito dignitoso. Questa richiesta è emersa come il fulcro della protesta, con gli agricoltori europei provenienti da diverse nazioni, uniti nel chiedere regole uguali per tutti e una maggiore attenzione alle politiche agricole che garantiscano condizioni di vita dignitose per la categoria. Timothée Petel, responsabile della missione politica di Fugea, la federazione agricola che guida la protesta in Belgio, ha sottolineato la necessità di abbandonare politiche di libero scambio e deregolamentazione del mercato per garantire un futuro sostenibile per gli agricoltori.

La tensione nel settore agricolo è palpabile, e gli agricoltori promettono di mantenere la pressione finché non verranno intraprese azioni concrete per soddisfare le loro richieste. Il Consiglio e la Commissione sono chiamati a rispondere alle rivendicazioni degli agricoltori, con un incontro previsto nel pomeriggio per discutere misure di semplificazione della politica agricola comune e altre questioni cruciali per il settore agricolo europeo. La situazione rimane delicata, e il futuro delle trattative sarà determinante per la stabilità del settore agricolo in Europa.