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“Investire nei nostri minori per il futuro della nostra regione”: Basilicata Casa Comune condivide l’appello del Garante dell’infanzia

“La tutela dei minori è un compito fondamentale e imprescindibile per ogni società che si basi sui principi di giustizia, uguaglianza e rispetto dei diritti umani. Ed è per questo che tutelare i minori è una responsabilità di tutti noi perché sono i membri più vulnerabili della nostra comunità e meritano protezione, cura e sostegno”. Partendo da questo presupposto i candidati capolista nelle elezioni regionali 2024 di Basilicata Casa Comune Angelo Chiorazzo e Lindo Monaco sottoscrivono, con convinzione – si legge in un comunicato – il Concorso d’intenti tra cittadini lucani liberi, consapevoli e responsabili presentato dal Garante dell’Infanzia e dell’adolescenza della Regione Basilicata, Vincenzo Giuliano, per il quale “il più grave problema, da affrontare e da risolvere nella prossima legislatura  regionale, è stato individuato nello spopolamento demografico, così come acclarato nel ‘Piano Strategico regionale 2021-2030‘, ove si afferma che la Basilicata negli ultimi due decenni ha perduto ventimila residenti, che si continua ad assistere all’emigrazione  di circa tremila abitanti all’anno e che, se tale andamento dovesse malauguratamente continuare sul lungo termine, la popolazione lucana potrebbe ridursi della metà, scendendo a meno di trecentomila abitanti, con esiti disastrosi per tutta la società regionale; che, in presenza di tale gravissimo fenomeno dello spopolamento demografico, l’obiettivo primario e assolutamente vincolante di tutta la programmazione politico-amministrativa delle prossima legislatura non può essere assunto che nella lotta contro lo spopolamento e contro l’emigrazione e di ‘converso’, nella promozione della crescita demografica e socio-economica. La lotta contro lo spopolamento e contro l’emigrazione e la promozione della crescita demografica devono avere la loro principale e prioritaria area d’intervento nel mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, non solo perchè il numero complessivo dei minori da 0 a 18 anni rappresenta comunque un quinto della popolazione lucana ma anche perché l’infanzia e l’adolescenza rappresentano sia il presente che il futuro del popolo lucano”. Ci impegniamo pertanto, così come richiesto dal Garante, ad assumere come obiettivo programmatico prioritario quello di operare costantemente per la “piena attuazione di diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza”, in puntuale esecuzione degli ordinamenti legislativi ed amministrativi vigenti, facendo della Basilicata una regione modello nella gestione dei servizi dovuti ai minori, tale che con l’alta qualità dei servizi prestati ai minori e alle loro famiglia si possano promuovere efficacemente anche i fattori di crescita della popolazione lucana nei prossimi anni; a predisporre, adottare e realizzare il “Piano operativo programmatico di medio-lungo periodo per la creazione di un sistema integrato di servizi pubblici per l’Infanzia e l’adolescenza”, nel quale siano coinvolti non solo gli Enti sub-regionali e gli Enti territoriali, ciascuno per la sua competenza, ma che siano chiamati a collaborare in spirito di leale collaborazione anche le risorse professionali e le parti sociali operanti sul territorio; e che contenga la possibilità di offrire gratuitamente sevizi alla prima infanzia 0 / 6; l’anagrafe sulla disabilità per allocare le risorse in base ai bisogni; la legge Dopo di noi; un nuovo sistema di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati; centralità all’educazione come vero volano per uno sviluppo sociale; a  ristabilire la figura istituzionale personale ed unitaria del “Garante regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza di Basilicata”, costituendo anche uno specifico ufficio che sia dotato del personale e delle risorse amministrative necessarie per assicurare alti livelli di efficienza e di efficacia all’azione dello stesso Garante a predisporre, adottare e realizzare il ‘Piano operativo programmatico di medio-lungo periodo per la creazione di un sistema integrato di servizi pubblici per l’Infanzia e l’adolescenza’, nel quale siano coinvolti non solo gli Enti subregionali e gli Enti territoriali, ciascuno per la sua competenza, ma che siano chiamati a collaborare in spirito di leale collaborazione anche le risorse professionali e le parti sociali operanti sul territorio; e che contenga la possibilità di offrire gratuitamente sevizi alla prima infanzia 0 / 6; l’anagrafe sulla disabilità per allocare le risorse in base ai bisogni; la legge Dopo di noi; un nuovo sistema di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati; centralità all’educazione come vero volano per uno sviluppo sociale.

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