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Corecom contro Viviana Cervellino: per il centrosinistra attacco alla libertà

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Il sindaco Viviana Cervellino
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Una telefonata da parte del presidente del Coracom Antonio Donato Marra al sindaco di Genzano di Lucania, Viviana Cervellino, ha scatenato forti reazioni nel centrosinistra, che parla di “atto intimidatorio ai limiti della legalità” o anche di “tentativo di impedire la campagna elettorale da parte del centrodestra”. Secondo alcune segnalazioni a mezzo stampa, il massimo rappresentante del Corecom avrebbe scritto al sindaco per paventare una possibile accusandola di aver “pubblicato sulla pagina personale Facebook del Sindaco la sponsorizzazione di una candidata al Consiglio Regionale nella lista Basilicata Casa Comune”.

Guarino e Adduce

“Inoltre, il dott. Marra – scrivono presidente e il direttore della Lega delle Autonomie Locali, Rocco Guarino e Salvatore Adduce – rimprovera alla Sindaca di “ver presieduto con alcuni consiglieri ed assessori all’inaugurazione del comitato elettorale della candidata nella lista Basilicata Casa Comune”. “Esprimiamo tutta la nostra incredulità: Marra si è lanciato in una censura formale senza aver effettuato alcuna verifica agendo su input di non meglio specificate “segnalazioni” giunte al Comitato stesso. Siamo di fronte all’uso sfrenato di funzioni istituzionali per colpire liberi cittadini che esercitano diritti costituzionali. Come se non bastasse, lo stesso Marra, che svolge una delicata funzione di controllo, dovendo vigilare sul rispetto delle norme che regolano la comunicazione durante le competizioni elettorali, non ha avuto nessuna vergogna a partecipare alle manifestazioni elettorali di Pasquale Pepe candidato a sua volta alle elezioni regionali in Basilicata, come testimoniano le fotografie che si allegano al presente comunicato. È proprio il dott. Marra che dovrebbe essere sanzionato per essere venuto meno ai minimi doveri di terzietà che la sua funzione gli impongono”.

Sulla vicenda è intervenuta anche Basilicata Casa Comune: “Cervellino – dice il leader Angelo Chiorazzo – ha inoltre ricevuto dal Corecom la richiesta di formulare osservazioni in merito all’esposto nell’arco di 24 ore al fine di “poter avviare l’eventuale procedimento sanzionatorio”. La richiesta è lesiva della libertà personale: non si può chiedere a nessun cittadino di limitare il suo diritto di espressione. Ed è ipocrita, visto che la destra non mostra alcuno scrupolo nell’usare attività istituzionali trasformandole in comunicazione elettorale. A Paterno, per fare un esempio (che alleghiamo), la sala consiliare è stata utilizzata per un comizio di Forza Italia con la sindaca che indossava la fascia tricolore, e il Corecom non ha battuto ciglio.

Angelo Chiorazzo

L’attacco personale a Cervellino avviene mentre in Basilicata è in corso un’ininterrotta sfilata di ministri che piegano attività istituzionali (pagate con soldi pubblici) a scopi di campagna elettorale e mentre a Roma il Governo forza la legge sulla par condicio imponendo libertà massima di esposizione della presidente del Consiglio e dei ministri, eliminando ogni limite alla copertura delle attività istituzionali dei ministri, anche sulla RAI, trasformando il servizio pubblico in un organo di propaganda di Stato, come accade in Russia o in Ungheria. Il tentativo di censurare Viviana Cervellino rappresenta una chiara aggressione alle libertà democratiche, resa ancora più odiosa dal fatto che avviene a una settimana dal voto regionale. Questo tentativo di censura dimostra in ogni caso che Bardi è consapevole che la nostra campagna elettorale sta riuscendo a mettere in evidenza la sua incapacità, al punto di volerla fermare con la forza. Alla sindaca Viviana Cervellino, uno degli amministratori migliori che la Basilicata abbia, come certificato dal consenso elettorale più alto ottenuto in tutta la regione alle scorse amministrative scorse, rinnovo tutta la mia vicinanza e amicizia. Viviana è una persona di forza e determinazione tale da non essere scalfita dai bavagli della destra, ma è giusto che la nostra comunità le stia vicino e metta in evidenza il tentativo di manipolare la campagna elettorale, proprio nei suoi giorni più importanti”.