Gli operatori dello spettacolo dal vivo, attraverso i loro Rappresentanti nell’Osservatorio regionale dello Spettacolo, rispettivamente Mimmo Conte per l’Albo A (soggetti riconosciuti dal Ministero della Cultura) e Antonella Iallorenzi per l’Albo B, si rivolgono ai Candidati Presidente della Basilicata per il futuro della cultura e dello spettacolo in regione, ponendo un focus particolare su cinque punti chiave, che rappresentano la strada principale da percorrere per un sistema culturale realmente valorizzato e integrato.
“I 5 punti elaborati – sottolineano in una nota Conte e Iallorenzi – sono il frutto di un percorso lungo diversi anni, in cui il settore dello spettacolo dal vivo è cresciuto sia per numero di organizzazioni e lavoratori che per capacità imprenditoriali e di visione del territorio. Questo percorso è giunto a un punto di svolta importante, che la Politica deve cercare di fare proprio, per non smarrire la strada che molti operatori hanno intrapreso, e per creare condizioni favorevoli a supporto di chi inizia oggi. In questo modo -concludono i rappresentanti- si potrà rafforzare un settore a cui da sempre si riconosce un forte impatto sociale, economico e culturale nelle comunità in cui è presente e sostenuto. I prossimi 5 anni devono segnare un punto di svolta concreto nelle politiche culturali della Regione Basilicata, che da sempre rappresenta un laboratorio di idee e azioni di senso, a cui la politica deve affiancarsi efficacemente nel sostegno e nella valorizzazione”.
Ecco i cinque punti
1. Potenziamento dell’Assessorato alla Cultura e degli uffici regionali della cultura: per avere una visione della politica culturale, da tradurre in azioni concrete. Questo includendo un potenziamento degli uffici dedicati e una presenza attiva nei contesti nazionali per rimanere al passo con i cambiamenti del panorama culturale italiano ed europeo.
2. Adeguamento delle risorse economiche alle esigenze del settore: per rispondere alle reali esigenze del settore, con l’obiettivo di favorire la crescita degli operatori locali e l’occupazione, oltre a migliorare la capacità di reperimento di fondi da fonti che sfruttino la capacità della cultura di dialogare e innovare altri settori produttivi.
3. Allineamento delle tempistiche degli interventi economici: per ridurre la precarietà tipica del settore attraverso la programmazione organica delle attività culturali e una gestione più efficace delle risorse, garantendo interventi tempestivi e riconoscibili sul territorio.
4. Rafforzamento degli strumenti operativi della L.R. 37/2014 sullo spettacolo: per una maggiore trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche e un miglior dialogo con gli uffici competenti, con un’attenzione alle esigenze specifiche dei vari ambiti dello spettacolo dal vivo.
5. Creazione di leggi ad hoc per i diversi settori dell’arte: per tutelare realmente settori come il cinema, l’arte contemporanea e le attività culturali diffuse, garantendo una distribuzione equa delle risorse umane ed economiche e promuovendo una visione sistemica della cultura in Basilicata.
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