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“Apprendiamo che in queste ultimissime battute di campagna elettorale ci sono ancora tentativi di strumentalizzare i lavoratori e le lavoratrici dell’industria in Basilicata, per fini elettorali. Come Fiom Cgil stigmatizziamo tali comportamenti, segno distintivo di questa campagna elettorale fin dagli inizi e cioè da quando il governatore uscente e candidato con il centrodestra, Vito Bardi, ha organizzato insieme al Governo Meloni la presentazione dell’Accordo per l’area di crisi industriale complessa di Melfi”. Lo dichiara in una nota la segretaria generale Fiom Cgil Basilicata, Giorgia Calamita, che aggiunge: “Come Fiom Cgil e Cgil Basilicata decidemmo di non partecipare, ritenendola mera propaganda e considerando l’area di crisi industriale complessa un intervento tampone per l’Automotive ma non risolutivo rispetto all’allarme lanciato da tempo da questo sindacato, rimasto inascoltato dalla politica e dalle istituzioni. La stessa che oggi, a ridosso del voto, promette cose che avrebbe già dovuto realizzare. Così come non ci uniamo alla richiesta di incontro che altre sigle sindacali dei metalmeccanici invieranno in giornata alla presidente del Consiglio dei ministri, ritenendolo inopportuno in questa fase. Difendiamo il voto libero e indipendente, diritto sancito dalla nostra Costituzione. Invitiamo tutti i lavoratori e lavoratrici a farlo nelle urne, quando dovranno scegliere quale futuro dare a queste terra e se continuare con una politica industriale assente e inefficiente, che ha portato alla grave crisi che loro stessi stanno vivendo sulla propria pelle, a partire da Stellantis, passando per il petrolio e per le aziende del potentino in crisi: non vi è nessun impegno sull’industria, nessuna progettualità, nessuna traccia di investimenti”.