Home Cronaca Lavello pellegrina, a piedi in migliaia verso il Santuario della Madonna dell’Incoronata...

Lavello pellegrina, a piedi in migliaia verso il Santuario della Madonna dell’Incoronata di Foggia

571
Getting your Trinity Audio player ready...

LAVELLO – Si rinnova anche quest’anno a Lavello, nell’ultimo venerdì di aprile, una tradizione religiosa sospinta da un’immensa devozione e che coinvolge un’intera comunità: il Pellegrinaggio verso il Santuario della Madre di Dio in borgo Incoronata, alle porte di Foggia. Un rito che affonda le sue radici nel lontano 1887 e che coinvolge qualche migliaia di devoti, che a piedi o su caratteristici carri, ma anche in auto, si avviano verso il Santuario della Madonna nera in un percorso di andata e ritorno che termina la domenica pomeriggio con il ritorno a casa dei pellegrini.

Una tradizione particolarmente sentita

Nella popolosa cittadina dell’area Nord della Basilicata, in provincia di Potenza, l’ultracentenaria tradizione è particolarmente sentita. Sono molti, ogni anno, ad affrontare senza timori l’intero tragitto di circa settanta chilometri che porta da Lavello al Santuario. Lo fanno per fede e devozione. Alcuni anche per un “voto” alla Madonna, tanto da percorrere parte del tragitto scalzi, in segno di forte devozione.

Il cammino

Dopo un lungo periodo di preparazione, che prevede una novena e una liturgia penitenziale, all’alba dell’ultimo venerdì di aprile centinaia e centinaia di lavellesi arrivano alla Cattedrale di San Mauro, nel centro storico, per la Santa Messa solitamente officiata dal Vescovo.

Al termine della celebrazione liturgica i pellegrini iniziano il loro cammino, a piedi e con l’assistenza di carri votivi, intonando canti di devozione, dirigendosi al Santuario nel foggiano, attraverso strade secondarie e tappe per riposarsi e rifocillarsi.

Intorno alle 12 il fiume di persone giunge stremato ma felice a borgo Libertà, per una prima sosta, per poi ripartire in processione verso Orta Nova (cittadina pugliese che si trova subito dopo Cerignola) dove intorno alle 18 al Santuario dell’Alto Mare viene celebrata una Santa Messa di accoglienza. Nel tragitto da Orta Nova a Foggia, il corteo dei fedeli (raggiunti nel frattempo da altri pellegrini) diventa sempre più imponente fino ad arrivare ad almeno un migliaio di persone. Il sabato sveglia alle 3, per arrivare di buon mattino al Santuario di Foggia, dove il Vescovo della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa celebra la Santa Messa. Si rientra la domenica, con una processione per le strade principali di Lavello e la celebrazione liturgica in Cattedrale.

Un’intera comunità a piedi per venerare la Madonna nera

La tradizione coinvolge migliaia di lavellesi, guidati dai Parroci di tutte le Parrocchie. Ma non solo. Verso il Santuario di Foggia si dirigono anche le delegazioni di diversi comuni dell’area Nord lucana, fra cui Venosa, Banzi e Palazzo San Gervasio. Ma quella di Lavello è senz’altro la comunità più numerosa, se contiamo anche le centinaia di persone che arrivano al borgo Incoronata soltanto il sabato, per assistere alla Messa e per fare i tradizionali tre giri votivi attorno al Santuario.

Nemmeno il Covid ha fermato la tradizione

Nemmeno il Covid è riuscito a fermare la tradizione. O meglio, ci è riuscito “fisicamente”, impedendo ai fedeli – eravamo nell’aprile del 2020, in piena emergenza pandemia – di incamminarsi a piedi verso il Santuario di Foggia per via delle misure di contenimento previste da decreti nazionali e regionali che vietavano ogni forma di assembramento. Ma i lavellesi non si sono dati per vinti e sono riusciti, nonostante tutto, ad assecondare l’incrollabile fede collettiva nei confronti della Madonna dell’Incoronata e a trovare una soluzione per pregare e manifestare la propria devozione dalle proprie abitazioni, dove erano costrette a rimanere. Per alcuni giorni, attraverso altoparlanti piazzati in diversi punti del centro abitato e dal campanile della Cattedrale di San Mauro, in determinate ore sono risuonati gli appassionati canti della Novena e le preghiere per la Madonna. Da segnalare, anche l’iniziativa di alcuni fedeli, che hanno ricreato i modellini dei tradizionali carri votivi, postando le foto dei lavori artigianali nella pagina Facebook “Amici del Pellegrinaggio Maria SS. Incoronata di Lavello” (da cui abbiamo tratto alcune foto). L’amore per la Madonna nera, insomma, non ha confini e non può essere fermato.

SFR/SDC