Servizi educativi a sostegno della prima infanzia potranno presto essere attivati nei piccoli Comuni delle aree interne e periferici sprovvisti. Nei Comuni già provvisti di servizi educativi per la fascia 0-36 mesi si potrà inoltre garantire la fruizione a bambini con bisogni speciali di attività educative aggiuntive che saranno organizzate fuori dall’orario standard dei servizi già presenti. Lo prevede – fa sapere l’Ufficio stampa della giunta regionale – una determina dell’Autorità di gestione del Programma Operativo Regionale FESR/FSE+ 2021/2027, Alfonso Morvillo. L’amministrazione regionale ha voluto questa misura innovativa e sperimentale che nasce per sostenere le giovani famiglie lucane, in qualsiasi Comune esse risiedano, sia esso piccolo o grande, centrale o periferico. Altre misure verranno inoltre messe in campo in futuro, per guardare con fiducia agli “Obiettivi di Barcellona” previsti dal Consiglio Europeo, che prevedono il raggiungimento di un tasso di partecipazione ai servizi educativi per l’infanzia del 90 % per i bambini di età compresa fra i 3 anni e l’età dell’obbligo scolastico, e del 33% per i bambini di età inferiore ai 3 anni. La determina dirigenziale dell’Autorità di gestione del Programma Operativo Regionale FESR/FSE+ 2021/2027 num. 15BF.2024/D.00775 del 21/05/2024 e il Bando denominato “Un Nido per l’infanzia” saranno nei prossimi giorni pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata.
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