“Per le Regionali seguiremo la prassi e confermeremo i candidati uscenti”.
Ma qualcosa è cambiato quando al tavolo sardo, Forza Italia di Tajani ha preferito al governatore uscente Solinas il sindaco di Cagliari Truzzu, di Fratelli d’Italia.
Qualche giorno fa arriva l’annuncio a tarda sera: “Non mi candido alle Europee, resto a fare il ministro” dice Matteo Salvini. Dopo la mancata preferenza del leghista Solinas alla presidenza della Sardegna, arriva una decisione pesante, destinata ad influire sulle scelte degli alleati. Sì, perché l’altro vicepremier, Tajani, era stato chiaro: “O tutti o nessuno”.
Ma Salvini non ha chiuso completamente la porta: si potrebbe ricucire risolvendo un problema, quello del terzo mandato per fare in modo di dare a Luca Zaia un altro giro in Veneto.
“Le soluzioni il centrodestra le trova: come è avvenuto in Sicilia, quando sembrava che Musumeci non potesse essere spostato e invece ora fa il ministro mentre la Sicilia la governa Schifani”:non si spaventa Gasparri di Forza Italia, se ci sono delle discussioni interne alla maggioranza.
Il 26 gennaio si festeggiano i 30 anni di Forza Italia, poi ci sarà il congresso il 23 e 24 febbraio.
La Basilicata potrebbe diventare”la nuova Sicilia”, Bardi non scomparirebbe dai radar e con la nomina da segretario di Tajani, la conseguente candidatura alle Europee per aiutare la Meloni.
“Prima lo deve diventare segretario, Tajani. Dobbiamo fare il congresso. Come fa a candidarsi prima di avere la carica? E, comunque, abbiamo tempo, anche qui la sintesi la troveremo senz’altro”:le conferme di Gasparri.
Ad aiutare la compattezza del centrodestra ci pensa anche Tajani:”Sono convinto che si troveranno accordi ovunque e vinceremo le elezioni”.
Fonte: Quotidiano.net