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Voto per voto, dente per dente. Al tavolo del centrosinistra è andata in onda una nuova puntata della soap opera “Marcelo” partita nel 2013. Protagonista l’ex gladiatore che, chiuse (da chi???) possibili alleanze a destra, non ha fatto mistero di voler compiere una “vendetta” per le scorse elezioni regionali, quando – azzoppato dall’inchiesta sulla sanità (assolto in primo grado, il mese prossimo ci sarà l’appello) dopo che già alle elezioni di 5 anni prima si era presentato azzoppato da rimborsopoli – è stato disarcionato da Speranza con il metodo della “rosa”: Pittella faceva 3 nomi e gli altri sceglievano.
Così oggi l’uomo di Lauria (al solito in sintonia col coordinatore a 5 stelle Marcello Lomuti) vuol rendere lo sgarbo in modo simmetrico e chiede una rosa di nomi al Pd che escluda Chiorazzo, lasciando non solo le possibilità di vittoria, ma le stesse esigenze della Basilicata sullo sfondo. Al punto da provare a tirare nella partita lo stesso candidato presidente civico offrendogli garanzia per la presidenza del Consiglio regione e ricevendo – da quanto filtra dagli ambienti del candidato cattolico, una risposta del tipo: “Ringrazio il dottore, rifiuto e vado avanti”. Rifiuto che era già arrivato da altre forze partecipanti al tavolo che hanno così lasciato a giocare ai pacchi i soli Pittella e Lomuti.
