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Meloni difende l’industria automobilistica italiana: Stellantis al centro delle attenzioni

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La premier Giorgia Meloni ha risposto alle interrogazioni parlamentari con vigore, confermando l’impegno del suo governo nel preservare gli interessi nazionali e garantire un rapporto equilibrato con Stellantis, l’importante gruppo automobilistico nato dalla fusione tra Fca e Psa.

Il caso Stellantis-Magneti Marelli, sollevato in Aula dal gruppo di Azione, ha catalizzato l’attenzione della leader del governo italiano, che ha dichiarato: “Il gruppo Fiat e i marchi italiani collegati rappresentano una parte importante della storia industriale nazionale e un patrimonio che merita la massima attenzione.”

La Meloni ha sottolineato la necessità di difendere la produzione in Italia, i livelli occupazionali e l’intera filiera dell’automotive. “Vogliamo tornare a produrre in Italia almeno un milione di veicoli all’anno”, ha affermato, sottolineando l’importanza di produrre localmente per poter vantare il marchio “Made in Italy” sul mercato mondiale.

Fiat 500x e Jeep Renegade prodotte nello Stabilimento Stellantis Melfi

La premier ha criticato le scelte del management di Stellantis, come lo spostamento della sede fiscale all’estero e l’operazione di fusione con il gruppo francese Psa. Ha evidenziato come tali scelte abbiano portato a un ridimensionamento della produzione in Italia, con una diminuzione da oltre un milione di auto nel 2017 a 700mila nel 2022 e la perdita di oltre 7mila posti di lavoro.

Giorgia Meloni ha dichiarato che il governo intende difendere l’interesse nazionale instaurando un rapporto equilibrato con Stellantis. Il Ministro dello Sviluppo Economico, Urso, ha avuto incontri con i rappresentanti dell’azienda per tutelare i posti di lavoro. Il governo Meloni ha anche adottato misure concrete per sostenere l’industria automobilistica italiana. “Abbiamo previsto incentivi e misure di sostegno per attrarre nuovi investitori e costruttori”, ha affermato la premier. “Abbiamo modificato le norme incentivando chi torna a produrre in Italia e scoraggiando chi delocalizza. Coloro che delocalizzano dovranno restituire ogni beneficio o agevolazione pubblica ricevuto negli ultimi dieci anni.

Il governo Meloni si propone di rilanciare l’industria automobilistica italiana, mettendo al centro la produzione nazionale e garantendo un approccio equilibrato con gli attori del settore. La sfida è ambiziosa ma riflette la determinazione del governo nel preservare un settore chiave per l’economia del Paese.