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“Giù le mani dalla nostra terra, la terra è vita e la vita non si ferma!!!”. Uno slogan che è una dichiarazione di “battaglia”, quello del Coordinamento Agricoltori Lavellesi (CAL), movimento autonomo e spontaneo che è nato negli ultimi giorni sull’onda delle proteste agricole che stanno attraversando tutta Italia e l’Europa.
“Anche noi agricoltori lavellesi, come altri di tutta Europa, stiamo vivendo una crisi che ogni giorno si fa sempre più dura e difficile da affrontare … e alla luce di quello che sta accadendo in questi giorni abbiamo deciso di riunirci per dare voce al nostro disagio e per protestare contro riforme che non ci soddisfano e che, soprattutto, non ci rappresentano”, fanno sapere i rappresentanti del Coordinamento Agricoltori Lavellesi (CAL), alla vigilia di una prima grande iniziativa a tutela del settore. Domani, infatti, il movimento darà vita ad un presidio permanente con tanto di manifestazione nel centro abitato di Lavello.
Gli agricoltori e i loro rappresentanti si riuniranno alle 8 del mattino nella ZONA PALS antistante il San Barbato Resort, per avviarsi intorno alle 9 con un corteo di manifestanti e trattori per le vie della cittadina. Prevista la partecipazione del sindaco Antonio Carretta e di alcuni consiglieri comunali ed esponenti della giunta. Ma cosa chiedono i locali operatori del terzo settore? La risposta sta tutta in un documento del Coordinamento Agricoltori Lavellesi, che riportiamo a seguire:
COSA CHIEDE IL CAL:
RIPROGRAMMAZIONE GREEN DEAL. Revisione completa della Politica Agricola Europea, in quanto di estremismo ambientalista e a discapito della produzione agricola e dei consumatori (Cerealicoltura, allevamenti, regolamenti sul digestato).
IMPORTAZIONI E LIBERTÀ DI IMPRESA. Vietare l’importazione di prodotti agricoli provenienti da Paesi dove non sono in vigore gli stessi nostri regolamenti produttivi e sanitari. Garantire la libertà di impresa, anche varando leggi che combattano il dumping economico per i prodotti agricoli ed alimentari.
ISTITUZIONE DI UN TAVOLO TECNICO. Chiediamo l’istituzione di un tavolo tecnico di soli veri agricoltori, che siano coinvolti ogni qualvolta si vari o si ritocchi una normativa che riguardi direttamente o indirettamente il settore agricolo ed alimentare.
ABOLIZIONE IMMEDIATA DI VINCOLI ED INCENTIVI PER NON COLTIVARE I TERRENI. Eliminare l’obbligo di non coltivare il 4% dei terreni ed ogni forma di contributo volta a disincentivare la coltivazione.
DETASSAZIONE IN AGRICOLTURA (IRPEF-IMU). Mantenere un regime fiscale adeguato per il mondo agricolo, viste le criticità economiche causate dall’aumento esponenziale dei costi di produzione e dalla flessione dei mercati dei prodotti agricoli.
AGEVOLAZIONI CARBURANTE AGRICOLO. Mantenere anche dopo il 2026, il sistema che tiene calmierati i costi del gasolio agricolo.
CIBI SINTETICI. Regolamenti stringenti che contrastino l’ingresso sul mercato di cibi sintetici.
RIFORMA ALIQUOTA IVA APPLICATA. Ridurre o addirittura togliere l’iva su alcuni prodotti alimentari primari. Per il vino applicare un’aliquota massima del 10%.
FAUNA SELVATICA. Lo Stato deve garantire un contenimento della fauna selvatica e rispondere direttamente ed in tempi brevi dei danni diretti ed indiretti da essa provocati.
RIQUALIFICAZIONE DELLA FIGURA DELL’AGRICOLTORE. A partire dalle scuole, riqualificare la figura dell’agricoltore ed allevatore, valorizzandola e non additandola come responsabile dell’inquinamento ambientale. L’agricoltore è una figura fondamentale per la società in quanto tutore dell’ambiente e produttore di cibo/vita!