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“Carissimi, vi scrivo pubblicamente non per protagonismo, ma per senso di responsabilità, forse non richiestami, verso la mia terra che anni addietro mi ha onorato della fiducia eleggendomi a parlamentare e a sindaco della mia città, Melfi”. Inizia così, la lettera aperta di Peppino Brescia ai leader nazionali del Pd e del M5S, Elly Schlein e Giuseppe Conte. “Si resta “persona pubblica” per sempre, con i propri valori e ideali di libertà, di giustizia, di fiducia nella Politica e nelle istituzioni. Da semplice iscritto del PD, ho rispetto e apprezzamento per voi e per il comune impegno nel faticoso obiettivo di costruire l’alternativa al governo della destra di Meloni e a quello disastroso e inconcludente di Bardi in Basilicata, la cui gestione ha deluso tantissimi lucani che pure gli avevano dato credito cinque anni fa. Credetemi, non posso restare in silenzio rispetto a quanto sta succedendo in queste ore nel campo progressista e riformista lucano. UN VERO SBANDAMENTO! In questi mesi si è creato in Basilicata un clima di fiducia, di speranza, cresciuto sempre di più nei tanti momenti di ascolto, di confronto, di dialogo, con cittadini, giovani, adulti, anziani, forze sociali, imprenditori, semplici elettori. Persone rimotivate a credere ancora nell’impegno politico e nel ritorno al voto, abbandonando l’astensionismo della sfiducia e della delusione.
Da uomo di lunghissima militanza politica, ho rivisto entusiasmi e passione politica di altri tempi. Non vedevo da anni sale piene di cittadini attenti e desiderosi di sentirsi artefici di un possibile rinnovamento e di un cambiamento reali. Inutile nasconderlo e non riconoscerlo: il merito di ciò è di questo movimento civico del laicato cattolico chiamato Basilicata Casa Comune, del suo rappresentante Angelo Chiorazzo, che hanno avviato da oltre un anno momenti di ascolto e la raccolta di proposte concrete. Insomma, a mio parere, hanno sopperito alla crisi dei partiti, che vivono logoramenti che vengono da lontano che necessitano dei essere superati. Sono stati commessi errori circa i percorsi di costruzione della coalizione alternativa alla destra e della individuazione del candidato Presidente della regione? Sicuramente sì, ma nessuno si senta immune da responsabilità! l non confronto è stato pervaso da ingiustificati ed odiosi veti personali e di gruppo.
Tutti a parlare di programmi, ma nessuno lo ha mai presentato. Onestamente, l’unico visto in giro, illustrato, arricchito dal confronto con i cittadini è quello di Basilicata Casa Comune presentato da Angelo Chiorazzo. Partiti, movimenti e sigle hanno temporeggiato per mesi, venendo meno al dialogo, al confronto di merito sulle proposte politiche e sulla forma di governo, sul rapporto con le forze sociali. Alla fine, è stato costretto Angelo Chiorazzo a fare il passo indietro o di lato, per il timore di tanti irresponsabili, interessati solo a bloccare il cambiamento dal basso, dal territorio lucano. Interessati a conservare un sistema di potere destinato, purtroppo, a perpetuarsi per tanti anni ancora. Per me, è stato commesso un ERRORE POLITICO ENORME!
La destra ringrazia e Bardi, politicamente con la bombola dell’ossigeno fino a qualche giorno fa, ora respira e gioisce. Leggo tanta amara delusione in giro. Illudendosi di fare unità, è stato chiesto la disponibilità a candidarsi a Presidente al dott. Domenico Lacerenza, bravissimo medico oculista e attuale direttore del dipartimento oculistico dell’azienda ospedaliera regionale San Carlo, che richiama da tempo pazienti da tutto il bacino meridionale dell’Italia. Lacerenza è uno dei pochi medici non del San Carlo di Potenza che si è conquistato un ruolo solo grazie alle sue capacità professionali, venendo dal territorio, da un piccolo ospedale di periferia, quello di Venosa. Un esperto vero di programmazione sanitaria. Non conosco se abbia esperienza politica. Né se in poco tempo potrà recuperare tutto il lavoro fatto in questi mesi di ascolto sui territori a cura di Basilicata Casa comune e Chiorazzo. Io credo di no e aggiungo, anche per rispetto del professionista, che non meriti di essere paragonato alla infausta esperienza politica di cinque anni con la candidatura di Carlo Trerotola, bravissima e stimata persona. In questi mesi, invece del dialogo e del confronto, ho visto di tutto nei confronti di Angelo Chiorazzo.
Pur di fermarlo, hanno buttato fango a palate nei suoi confronti.
Hanno sentenziato inesistenti conflitti di interesse.
Hanno cercato di offuscare il suo impegno come capace e competente cooperatore del fare, costruttore di migliaia di posti di lavoro nel sociale e nella sanità pubblica.
Hanno tentato di svalutare o nascondere il suo impegno per la pace in Ucraina ed in Medioriente, assieme alla Comunità di Sant’Egidio, ai francescani di Assisi, con la sollecitazione e l’incoraggiamento del Santo Padre, di cui gode amicizia e stima. La cosa che fa più male è che i responsabili veri di tanto sfregio politico, cercano di scaricare la responsabilità su di lui, sulla sua associazione, sulla maggioranza del PD che ha condiviso il suo nome, sui tanti Socialisti, dirigenti e militanti 5 Stelle, Verdi, Italia Viva, Azione,……non allineati con i rappresentanti ufficiali di partito, su tutti quelli, insomma, convinti della necessità di scrivere una nuova pagina politica lucana, fatta di passione politica, di impegno, di partecipazione democratica. Carissimi Elly Schlein e Giuseppe Conte,
la protesta generalizzata di iscritti, militanti, amministratori locali, semplici cittadini di orientamento politico diverso contro la proposta avanzata di candidatura, proprio per rispetto del dott. Lacerenza, deve spingere i dirigenti locali e voi, Segretaria nazionale del PD e Presidente del Movimento 5 Stelle, di cogliere il messaggio che proviene dal basso e dai territori e rivedere la decisione presa, destinata alla sconfitta certa. Questo non lo merita il dott. Lacerenza e né quanti con entusiasmo vorrebbero riprendere a impegnarsi nella campagna elettorale.