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Crob senza direttore scientifico, ma in compenso si sprecano 47milaeuro per una passerella elettorale

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Rilanciamo un interessante editoriale del giornalista Nino Grasso sull’edizione di oggi della Nuova del Sud.

Una passerella elettorale dal modico costo – si fa per dire – di 47 mila euro. Iva inclusa. Con fattura emessa dalla società “InRete” di Milano, fondata e diretta da Simone Dattoli, un imprenditore politicamente vicino alla Lega di Matteo Salvini. Che dire? Se non che quei 47 mila euro, erogati a beneficio dei soliti amici degli amici del Nord, rappresentano l’ennesimo spreco di risorse pubbliche. Tanti, tantissimi soldi buttati dalla finestra del Centro di riferimento oncologico della Basilicata per organizzare, questa mattina, a Rionero in Vulture, con buona pace degli ammalati di tumore in lista di attesa, il buffet di benvenuto in onore del vice premier, Antonio Tajani, e di altri tre ministri del governo Meloni precettati dai partiti di centrodestra in vista del voto del 21 e 22 aprile prossimi. Il tutto, nel maldestro e scoperto tentativo di dare una mano, in piena campagna elettorale, in barba alle regole della «par condicio», al governatore uscente, Vito Bardi. Lo stesso presidente di Regione che per cinque anni, con i suoi assessori, ha snobbato il “Crob”, penalizzando l’ospedale con la nomina di “manager” tra i peggiori che si possano ricordare. E che oggi, a mo’ di ulteriore sgarbo inferto alla pubblica decenza, si presenterà in pompa magna in viale Padre Pio a Rionero, con un corteo di auto ministeriali e un «parterre» ben pagato di professori universitari di fuori regione al seguito, per parlare, senza vergogna, di «ricerca e assistenza». Quasi una provocazione. Se non un vero e proprio insulto a quanti operano all’interno di un Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico, qual è appunto l’Irccs Crob di Rionero, che da due anni è privo del direttore scientifico (…)

Sotto la pagina con l’editoriale integrale di Nino Grasso