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Leggieri (Basilicata Casa Comune): “La ministra delle riforme Casellati avrebbe dovuto evitare di fare campagna elettorale per “l’impresentabile” Piro: ne va della credibilità delle istituzioni”

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“Una cosa è il garantismo, un’altra è l’ostinazione a candidare una persona imputata per reati di corruzione, collegati a vicende elettorali. Nel caso di Francesco Piro, sarebbero diverse e numerose le ipotesi di corruzione, utilizzata per spingere persone a candidarsi, sostenere e votare liste elettorali a lui vicine”. Lo sostiene in una nota Gianni Leggieri, candidato nella circoscrizione di Potenza per Basilicata Casa Comune. Leggieri, consigliere regionale uscente, aggiunge: La settimana scorsa abbiamo presentato un decalogo di azioni necessarie a ripristinare credibilità e trasparenza nelle istituzioni: sono valori in cui crediamo molto e che avrebbero dovuto suggerire a Francesco Piro di “saltare un giro” e di accertare la sua estraneità alle accuse rivoltegli, prima di tornare a fare politica. È comprensibile l’imbarazzo di Vito Bardi, che si ritrova co[1]indagato con Piro nello stesso procedimento penale (sia pure per ipotesi diverse rispetto a quelle citate), e che quindi di certo non potrebbe chiedere a Piro di fare un passo indietro (avrebbe dovuto farlo anche lui), ma troviamo decisamente fuori luogo la scelta di Maria Elisabetta Casellati, Ministra delle riforme del governo Meloni, che sta gestendo tra le altre cose dossier delicatissimi come il premierato e l’autonomia differenziata e che è stata anche già Presidente del Senato, di partecipare a un evento elettorale a sostegno di un candidato nella situazione di Piro. Assistiamo quotidianamente allo sfruttamento degli eventi istituzionali da parte del centrodestra, trasformati in iniziative elettorali in qualsiasi occasione: una cosa già disdicevole di per sé, a maggior ragione per sostegno a candidati come Piro. Noi, però, riteniamo di non sottrarci al dovere di denunciare queste situazioni e richiamare ciascuno al rigore della propria posizione. Siamo convinti che i cittadini sapranno scegliere con cura a chi concedere la loro preziosa fiducia e premieranno chi non fa ricorso a trucchi, di nessun tipo. La politica, quella vera e a misura di cittadino, non ha bisogno di trucchi bensì di onestà e trasparenza, entrambi requisiti fondamentali per poter aspirare a ricoprire incarichi e a lavorare per l’univoco obiettivo del bene collettivo”.