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Oggi, 2 maggio, il comune di Lavello celebra il suo santo patrono, San Mauro martire.
San Mauro, religioso africano appartenente a una nobile famiglia cristiana, subì il martirio a Roma nel 283 o 284 d.C. per la sua incrollabile fede in Cristo. Le sue spoglie giunsero a Lavello nel 1060 e da allora il santo è venerato come patrono della città.
CENNI STORICI
Secondo la tradizione, il prodigioso arresto a Lavello del cavallo con i corpi di San Mauro e dei suoi compagni
martiri avvenne dopo che l’arcidiacono aveva deciso di riprendere il cammino al termine di una sosta di due giorni in località Gaudiano, appartenente al territorio lavellese, dove già si erano verificati prodigi per diverse persone del posto che avevano visitato le sacre spoglie di tali martiri.
Alla Chiesa di Santa Maria della Speranza, dopo essere stati informati dell’accaduto, si recarono in processione il vescovo, le autorità ed il popolo di Lavello.
Il vescovo decise dunque di far caricare le spoglie dei martiri su due giovani buoi, non ancora sottoposti al giogo, i quali si diressero spontaneamente alla Cattedrale, l’attuale Chiesa Madre, sinora dedicata alla Beata Vergine Maria Assunta, presso la quale si fermarono e si inginocchiarono, dopo essersi già fermati una prima volta all’ingresso del paese, nel punto dove fu poi eretta la Porta di San Mauro.
Ciò fu interpretato come la volontà divina di stabilire la definitiva e degna sepoltura di San Mauro e dei suoi compagni martiri in questa chiesa che da allora in poi è stata perciò intitolata al santo patrono.
Le celebrazioni in onore del santo patrono sono iniziate nei giorni scorsi con tridui di preghiere. Oggi, si tiene la solenne processione del simulacro di San Mauro per le vie della città, con la partecipazione delle autorità civili, religiose e dei fedeli. La processione sarà accompagnata dal canto dei fedeli.
Da tutta la redazione di NoiBasilicata.it, giungano gli auguri a tutti coloro che portano il nome del santo patrono di Lavello, San Mauro.