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Il festival jazz della Basilicata torna a luglio con i suoi concerti a Matera e in Basilicata per diffondere lo spirito del jazz, la consapevolezza ambientale e lo spirito di comunità attraverso concerti ed iniziative di livello internazionale
Dopo le Storie di Jazz tenute dal maestro Israel Varela e la terza edizione del Gezziamoci Contest dedicato alle giovani formazioni musicali, venerdì 19 luglio 2024 Gezziamoci entra nel vivo della programmazione live. Sarà il giardino dell’Hotel del Campo di Matera – si legge in un comunicato dell’ufficio stampa di Onyx Jazz Club – ad ospitare la prima serata della trentasettesima edizione di Gezziamoci, il festival jazz che da quasi quarant’anni racconta e interpreta i luoghi della Basilicata, quest’anno con quindici appuntamenti in cui musica, natura e arte dialogheranno per offrire al pubblico momenti internazionali di grande coinvolgimento.
“Anche per il 2024 Gezziamoci vuole portare musica e qualità artistica, non solo a Matera ma in tutta la regione con quindici appuntamenti di alto valore culturale”, spiega Kevin Grieco, condirettore artistico di Gezziamoci insieme a Gigi Esposito “il festival jazz di Onyx riesce a dare continuità ad un progetto artistico e culturale da quasi quarant’anni grazie all’impegno costante di una squadra ben affiatata che riesce sempre a rinnovarsi e ad aprire nuovi punti di vista, a proporre concerti di alto livello artistico e allo stesso tempo ad ascoltare le istanze delle comunità locali attraverso il confronto costante con le istituzioni e le associazioni del territorio. Quest’anno poi sarà possibile acquistare dei pacchetti per i concerti in programma dal 23 al 25 agosto per poter consentire al pubblico di non perdere nessun appuntamento della sessione materana e godere a pieno di tre giorni di musica e incontri sotto l’egida del jazz”.
La prima fase del festival comincia a Matera il 19 luglio con Gianfranco Menzella Quartet: insieme al sassofonista materano saranno Eugenio Macchia al pianoforte, Carlo Bavetta al contrabbasso e Pasquale Fiore alla batteria ad aprire questa summer edition 2024; il 1° agosto sarà invece San Severino Lucano ad ospitare i partenopei Ars Nova per la seconda serata del festival: grazie ad un profondo legame con la tradizione, gli Ars Nova sono riusciti ad approfondire la ricerca etno-musicale di tutta Italia portando in ogni concerto la cultura popolare e la libera espressione artistica. Venerdì 2 agosto nell’Abbazia di San Michele Arcangelo di Montescaglioso toccherà a Miriam Fornari – giovanissima artista che ad ottobre 2023 ha pubblicato Mora, il suo primo lavoro, con l’etichetta Onyx Dischi – raccontare la sua musica. Il viaggio di Gezziamoci in Basilicata continua mercoledì 7 agosto per raggiungere Sasso di Castalda, dove il “Concerto Lucano” della Conturband e del Mo’ Monk PT Quartet accompagnerà la cerimonia di intitolazione di una piazza panoramica del paese alla I.J.T. l’Indicazione Jazzistica Tipica, un bollino di qualità per la cultura, proposto dall’associazione Onyx Jazz Club per premiare l’impegno dei singoli comuni nella diffusione della musica sul proprio territorio e nella valorizzazione dei talenti artistici con particolare attenzione ai giovani. Si resta a Sasso di Castalda anche giovedì 8 agosto quando alle 9:30 partirà il trekking sonoro insieme ai Distilled:
al fianco di Tino Tracanna ci saranno quattro dei migliori solisti del panorama italiano, il sassofonista Massimiliano Milesi, il trombettista Paolo Malacarne e il trombonista Andrea Andreoli che termineranno la giornata con un concerto sulla neonata Piazzetta I.J.T.
“Portare la musica e la cultura in tutta la regione è sempre la parte più sfidante del festival ma grazie alle amministrazioni che entrano nella Rete dei Comuni del Gezziamoci è possibile attivare un circuito virtuoso di collaborazione per la messa in campo di progetti che, grazie all’alta qualità della proposta artistica, sono di richiamo non solo su scala regionale ma a livello nazionale e internazionale”, evidenzia Luigi Esposito, presidente dell’Associazione Onyx Jazz Club “Allo stesso tempo vengono coinvolte le comunità da vicino sui territori di riferimento, attraverso la partecipazione attiva dei cittadini. La Rete Culturale Gezziamoci resta aperta a tutti i soggetti pubblici e privati che vogliono contribuire ad una proposta culturale di qualità, e che vogliono impegnarsi in una programmazione coerente e pianificata, che punti ad una equilibrata destagionalizzazione delle attività turistiche e culturali attraverso la musica e la cultura; per questo motivo il calendario Gezziamoci dedicato alla Rete è in costante aggiornamento e ciascuna amministrazione aderente potrà proporre appuntamenti all’interno del proprio territorio. Da quasi quarant’anni d’altro canto Onyx si sente un’associazione lucana e non solo materana, così come il nostro festival: il jazz festival della Basilicata”.
Venerdì 16 agosto sul terrazzo della Fondazione Le Monacelle il contrabbassista Giuseppe Venezia sarà in Trio con Emmet Cohen, talentuoso e originalissimo pianista americano, ed Elio Coppola alla batteria.
“Classe 1990, Emmet Cohen è un artista giovane ma già con una intensa carriera alle spalle e che, non ancora trentenne, nel 2019 ha vinto l’American Pianists Award”, dice ancora Kevin Grieco “Pianista e compositore, Cohen è un autorevole rappresentante della nouvelle vague del jazz contemporaneo è un artista che rispecchia in pieno il nostro modo di vedere e vivere il jazz: aperti al futuro e alle giovani generazioni senza dimenticare mai le lezioni del passato. Averlo con noi in formazione con il lucanissimo Giuseppe Venezia ed il campano Elio Coppola rappresenta davvero una grande opportunità: ne siamo sicuri, sarà un concerto indimenticabile”.
Dal 21 al 25 agosto si entra nella fase più calda del Gezziamoci: nel giardino dell’Hotel del Campo e sul suggestivo affaccio sulla Murgia materana della Fondazione Le Monacelle si alterneranno concerti, laboratori, ascolti musicali e momenti di networking. Quest’anno sarà possibile acquistare i concerti di Gezziamoci sul circuito Ticket SMS a partire da fine maggio.
Mercoledì 21 agosto nel giardino dell’Hotel del Campo si comincia con Raffele Fiengo Quartet, gruppo nato dall’unione di quattro giovani musicisti, tutti studenti del conservatorio di musica Giuseppe Verdi di Milano, con un repertorio prevalentemente di brani originali del sassofonista Raffaele Fiengo, fortemente influenzato esteticamente dalla musica jazz della scena contemporanea di New York, e da rivisitazioni e arrangiamenti di movimenti e sonate provenienti da compositori del ‘900 come Vincent Persichetti, Bèla Bartòk e Arthur Honneger.
Giovedì 22 agosto, sempre nel giardino settecentesco dell‘Hotel del Campo, sarà la volta di Avishai Darash in quartetto con Antonio Moreno Glazkov alla tromba, Ivan Ruiz Machado al basso e Shayan Fathi alla batteria; pianista e compositore, Avishai Darash porta sul palco uno stile originale che deriva dalla commistione della musica tradizionale nord africana, con la musica classica il jazz americano e la musica folk della sua nativa Israele: il jazz, la musica classica e le armonie occidentali si fondono con l’arte e le scale della musica Maqam e la musica araba in un suono unico e universale che va oltre i limiti stilistici e si impone anche come messaggio culturale di convivenza di culture diverse e di pace tra i popoli.
Venerdì 23 agosto, cullati dalla brezza estiva del terrazzo della Fondazione Le Monacelle, alle 21 sarà possibile ascoltare Pasquale Innarella ai sassofoni tenore e soprano con Ettore Carucci al pianoforte, Stefano Cantarano al contrabbasso e Lucrezio de Seta alla batteria; dopo il concerto, alle 23:30 sullo sfondo della mostra Ego e Narciso tra mito e tragedia con i dipinti di Stefano Sigillino, nella chiesa di San Giuseppe del complesso Le Monacelle Pasquale Innarella, Gianfranco Menzella, Pepi Romaniello ai sassofoni si esibiranno nella performance Arte nel Matroneo.
Sabato 24 agosto sarà Daniel Karlsson Trio con Daniel Karlsson al piano, Christian Spering al contrabbasso e Fredrik Rundqvist alla batteria ad abbassare le temperature estive con il sound nordeuropeo dal suono avvincente e dalle sfolgoranti composizioni: traboccante di creatività, la musica di Daniel Karlsson scorre attraverso illusioni ritmiche e sperimentazioni melodiche dal preciso sapore nordico; pianista e compositore, è considerato uno dei più brillanti ed emozionanti pianisti svedesi.
E come da tradizione, anche quest’anno torna il concerto all’alba nella formula secret place, sarà Daniel Karlsson con il suo pianoforte a riempire di musica le prime ore del 25 agosto in un concerto intimo e raccolto.
I concerti sul terrazzo terminano domenica 25 agosto alle 21:00 con la formazione di Panagiotis Andreu, bassista di origine greca del dinamico gruppo di musicisti creativi di New York che stanno ridefinendo la scena musicale contemporanea. L’alchimista sonoro che sta trasformando il jazz elettronico, la musica latina e quella balcanica attraverso la contaminazione, mescolando liberamente pesanti dosi di funk, abbaglianti improvvisazioni vocali e varietà ritmica oltre i confini dei generi tradizionali. Insieme a lui sullo stage Tasos Poulios, kanun e voce, Yiannis Papadopoulos, piano e tastiere, Jason Wastor, batteria.
La proposta musicale di Gezziamoci per la fase estiva continua domenica 15 settembre con Ballad for a Tree Dialogo tra un sassofonista e un albero, una performance in collaborazione con la Biennale Arte di Venezia 2024 – Padiglione Italia, per la quale Gezziamoci è stato scelto insieme ad altri 5 festival italiani il cui capofila è Novara Jazz Festival. Domenica mattina Felice Mezzina al sax tenore dialogherà ai piedi della grande quercia secolare, uno degli alberi monumentali censiti dalla Regione Basilicata, situata a circa 1 km dalla stazione FAL di Borgo Venusio.
Gezziamoci aderisce a Jazz takes the green: costituita da 30 festival distribuiti geograficamente tra 15 regioni, da Nord a Sud, Jazz Takes The Green è una iniziativa sorta grazie alla sinergia tra Green Fest, Fondazione Ecosistemi e I-Jazz, associazione che riunisce la maggioranza di festival jazz italiani. Fare e proporre musica, e quindi muovere persone e impegnare risorse economiche, non può oggi prescindere dall’assumersi l’impegno di diffondere valori universali come il rispetto dell’ambiente, la sostenibilità, la tutela dei diritti umani, la tolleranza, l’inclusione. Tutto ciò con lo scopo di condividere con il pubblico le buone pratiche.
Ed è proprio nello spirito di una condivisione attiva di buone pratiche che anche per questa edizione Gezziamoci propone due momenti dedicati alla Sostenibilità: il primo, giovedì 22 agosto alle 19:00 nel giardino dell’Hotel del Campo, con Saverio Massaro, presidente dell’ETS Esperimenti Architettonici, che racconterà il progetto La biblioteca delle cose, un progetto realizzato con l’associazione Link, gestore della Community Library Agorateca ad Altamura e vincitore della call The Europe Challenge, finanziata dalla European Cultural Foundation. Il secondo appuntamento invece è previsto venerdì 23 agosto nel Giardino del Silenzio in vico Sant’Agostino alle 18:30: Angela Zaffignani, giornalista ambientalista, appassionata di paesaggio, già responsabile del Verde Pubblico del Comune di Parma, presenterà il suo libro intitolato Birdgarden. Il giardino naturale e i suoi ospiti. Una guida, impreziosita dalle illustrazioni di Gabriele Pozzi, alla realizzazione di un giardino secondo natura: come scegliere piante e arbusti favorevoli alla vita degli animali selvatici. Dai fondamenti del concetto di Birdgarden a consigli pratici ed esempi di giardini realizzati.
“Entrambi gli appuntamenti sono realizzati in collaborazione con il Dipartimento della Culture Europee e del Mediterraneo dell’Università degli Studi della Basilicata” spiega la professoressa Chiara Rizzi, responsabile della sezione Onyx Libro – Presìdio del libro di Matera “Gezziamoci si è dimostrato da sempre un festival attento al rapporto tra uomo e ambiente, tra ambiente costruito e natura: la musica in questo festival è un medium tra dimensioni culturali differenti che qui si incontrano e trovano nuovi strumenti e modi per esprimersi in maniera creativa e innovativa”.