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Piano antincendio regionale 2024-2026, sì dal Consiglio

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La massima Assise territoriale ha licenziato a maggioranza lo strumento di programmazione che prevede innovazioni che mirano a innalzare il livello di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi. Licenziate anche due pdl

Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato a maggioranza (12 voti favorevoli, quelli di Aliandro, Bardi, Casino, Fanelli, Fazzari, Galella, Leone, Morea, Napoli, Picerno, Pittella e Tataranno, 7 le astensioni, quelle di Araneo, Bochicchio, Cifarelli, Lacorazza, Marrese, Verri e Vizziello) il Piano antincendio regionale 2024-2026. Alla base dello strumento di programmazione un principio fondante: il rispetto per il bene-ambiente. Individuate, per il triennio di validità, diverse innovazioni che mirano a innalzare il livello di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi, facendo leva su una corretta informazione e sensibilizzazione sociale riguardo l’importanza e la salvaguardia di un elemento essenziale costitutivo del paesaggio, quale appunto il bosco. Da qui la previsione di attività di informazione e sensibilizzazione presso le Associazioni di categoria, in collaborazione con i Carabinieri Forestali e in ambito scolastico, anche al fine di sviluppare un impegno civico di Protezione Civile, in collaborazione con le Organizzazioni di volontariato.

Lo strumento di pianificazione, che coinvolge i carabinieri forestali, i vigili del fuoco, il Consorzio di bonifica, gli enti Parco e gli istituti di ricerca come il Cnr-Imaa di Tito e anche le organizzazioni di volontariato di protezione civile della Basilicata, prevede interventi nelle aree boscate o prossime ai centri abitati in cui verranno avviate azioni di avvistamento complementari tra loro, con l’ausilio di mezzi aerei ultraleggeri o droni, e dei dati provenienti dalla rete strumentale installata su tutto il territorio regionale. Il tutto reso possibile anche grazie al potenziamento della Rete radio digitale della Regione Basilicata e della dotazione hardware e software della Sala operativa unificata permanente regionale. Sala Operativa che sarà dotata del numero verde 800073665 che consentirà l’acquisizione delle informazioni relative agli eventi in atto ed alla loro evoluzione.

“Al fine di ottimizzare gli interventi e le procedure operative – viene precisato nel Piano – sono state individuate una serie di attività formative per tutte le componenti del Sistema di Protezione Civile, coinvolte a tutti i livelli nella lotta agli incendi”. Presenti nel Piano riferimenti all’incidenza del fenomeno incendi boschivi: “Nel triennio 2021-2023 in generale, si registra un aumento rispetto al periodo 2018 -2020, durante il quale si era riscontrata una riduzione rispetto al triennio precedente. Per quanto riguarda la natura degli incendi soltanto l’1% degli eventi è legato a cause naturali, una discreta quota di incendi, che nell’ultimo triennio sfiora il 35%, è stata innescata da cause cosiddette dubbie, ovvero non determinate (o non determinabili)”.

La spesa complessiva per l’attuazione di quanto previsto nel Piano triennale è pari a circa 8,3 milioni di Euro.

L’Assemblea ha, poi, approvato all’unanimità la proposta di legge: “Modifica alla legge regionale 29 ottobre 2002, n. 38 (Testo unico in materia di indennità di carica, di funzione, di rimborso spese, di missione, di fine mandato e di assegno vitalizio spettanti ai Consiglieri regionali della Regione Basilicata)”, d’iniziativa dei consiglieri Pittella Fazzari, Verri e Aliandro.

Licenziata, invece, a maggioranza (12 voti favorevoli, quelli di Aliandro, Bardi, Casino, Fanelli, Fazzari, Galella, Leone, Morea, Napoli, Picerno, Pittella e Tataranno, 7 le astensioni, quelle di Araneo, Bochicchio, Cifarelli, Lacorazza, Marrese, Verri e Vizziello) la PDL: “Modifica alla legge regionale 29 ottobre 2002, n. 38 (Testo unico in materia di indennità di carica, di funzione, di rimborso spese, di missione, di fine mandato e di assegno vitalizio spettanti ai Consiglieri regionali della Regione Basilicata) e modifiche alla legge regionale 2 febbraio 1998, n. 8 (Nuova disciplina delle strutture di assistenza agli organi di direzione politica ed ai Gruppi consiliari della Regione Basilicata)”, d’iniziativa dei consiglieri Pittella, Fazzari, Verri e Aliandro.