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La Cisl ribadisce il suo no all’ipotesi di localizzare in Basilicata il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi

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Dal comitato esecutivo della Cisl arriva un no secco all’ipotesi di un deposito di scorie nucleari in Basilicata. “Dopo giusto vent’anni dalla marcia dei centomila siamo ancora qui a parlare di scorie nucleari, mentre a livello globale si discute di sostenibilità e di transizione energetica”, ha detto il segretario generale Vincenzo Cavallo durante i lavori del comitato esecutivo della Cisl lucana a Potenza, aggiungendo che “il contributo che la nostra regione assicura sul piano energetico al paese è già significativo con le estrazioni petrolifere. Oggi il tema è come gestire il processo di transizione verso le fonti energetiche rinnovabili e come costruire intorno ad esse un indotto produttivo e occupazionale. Il futuro per la Basilicata passa per progetti come la hydrogen valley, il polo automotive di Melfi con la sua gigafactory, l’agroalimentare di qualità e la filiera turistico-culturale. Mi auguro che, contrariamente a quanto accadde nel 2003, non si facciano colpi di mano e si tenga conto delle legittime aspirazioni della comunità lucana di immaginare un percorso di sviluppo sostenibile che guarda al futuro e non al passato”, ha concluso il segretario della Cisl.