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Anche la Basilicata, terra di antiche tradizioni e forte spirito di resilienza, ha vissuto con intensità gli eventi che portarono alla Liberazione dal nazifascismo. Sebbene non sia stata teatro di scontri diretti di grande portata come altre regioni del Nord, il contributo della Basilicata alla Resistenza e la gioia per la Liberazione furono significativi.

L’Armistizio e il Caos:

Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, la Basilicata, come il resto del Sud Italia, si trovò in una situazione di grande incertezza. Le truppe tedesche, in ritirata verso nord, attraversarono la regione, a volte compiendo atti di violenza e rappresaglia contro la popolazione civile.

Episodi come gli eccidi di Matera (21 settembre 1943) e Rionero in Vulture (16 settembre 1943) testimoniano la tragicità di quel periodo. A Matera, la popolazione insorse spontaneamente contro l’occupazione tedesca, in un atto di coraggio che la rese la prima città del Mezzogiorno a ribellarsi al nazifascismo. La strage di Matera, detta anche strage della milizia, in cui morirono 15 persone, quattro delle quali ignote. A Rionero in Vulture, il 16 settembre 1943, un distaccamento italo-tedesco in ritirata apri il fuoco sulla popolazione civile intenta a recuperare farina dai magazzini militari abbandonati. L’azione causò la morte del diciassettenne Antonio Cardillicchio e della sessantottenne Eloisa Giordano Carrieri, intrappolata nell’incendio appiccato ai magazzini. L’episodio si inserisce in un contesto di violenze compiute dalle truppe in ritirata, tristemente note per la loro ferocia, culminando nell’applicazione della legge della decimazione a Rionero anche in assenza di perdite tra i soldati.

La Resistenza Lucana:

Anche se meno numerosa e organizzata rispetto al Nord, in Basilicata si svilupparono forme di resistenza. Molti giovani lucani si unirono alle formazioni partigiane operanti nelle regioni limitrofe, soprattutto in Campania e Puglia, contribuendo attivamente alla lotta di Liberazione. Alcuni lucani ebbero ruoli di rilievo nella Resistenza nazionale.

L’Arrivo degli Alleati:

La Basilicata fu progressivamente liberata dall’avanzata degli Alleati, che risalirono la penisola da Sud. L’arrivo delle truppe alleate portò con sé un’ondata di sollievo e la speranza di un futuro di pace e democrazia.

Il Dopoguerra e la Memoria:

Il 25 aprile divenne ben presto una data simbolo anche per la Basilicata, celebrata come giorno di rinascita e di affermazione dei valori di libertà e democrazia. Negli anni successivi, la memoria della Resistenza e della Liberazione è stata coltivata attraverso iniziative locali, commemorazioni e la testimonianza di chi visse quegli eventi.

Oggi:

Ancora oggi, l’ottantesimo anniversario della Liberazione viene celebrato in Basilicata con diverse iniziative. Cerimonie ufficiali, cortei, mostre e incontri nelle scuole sono organizzati per ricordare quel momento cruciale della storia italiana e per trasmettere alle nuove generazioni l’importanza della libertà, della solidarietà e dell’impegno civile, valori che la Resistenza ha contribuito a fondare. La Basilicata, con la sua storia di resilienza e il ricordo dei sacrifici compiuti, partecipa con sentita emozione alle celebrazioni del 25 aprile.